"...migliorare la salute psichica del paziente, passando dal corpo, per arrivare alla mente"
La Mastoplastica additiva è l’intervento di chirurgia estetica, maggiormente praticato nel mondo, quindi, molto ricco di sentito dire, favole, balle e quant’altro, sia da parte delle pazienti, che da parte dei chirurghi.
Rottura delle protesi in aereo
Una delle balle più “antiche”, di quando non si doveva far sapere di essersi rifatto il seno, oggi è diventato “normale”, è quella della rottura delle protesi in aereo, anzi dello “Scoppio “!?!?!?!
Evenienza semplicemente impossibile ed assurda, la pressione all’interno del velivolo equivale ad andare in alta montagna, e se mai vi dovesse essere un guasto, prima di rompersi la protesi, esplode il cervello, gli occhi e tutto il resto !?!?!
Tipica balla tirata fuori da attrici più o meno famose, o perché sono state scoperte o per far parlare di se o perché all’improvviso gli è cresciuto il seno, con un nuovo intervento…
Se la protesi è di buona marca, è praticamente impossibile che si rompa.
Le protesi vanno sostituite ogni 10 anni
Una ignobile balla, detta da alcuni chirurghi, per rioperare le pazienti e guadagnarci di nuovo. Se la protesi è di ottima marca, è praticamente indistruttibile, non trasuda silicone, non fa pieghe e non si deforma e può rimanere al suo posto per tutta la vita. Ovviamente la paziente farà i controlli della ghiandola mammaria, con ecografia e mammografia, a scadenze regolari, in base all’età ed ai consigli di un senologo esperto.
L’ultima novità, sono le protesi anatomiche
Le protesi anatomiche, furono create e commercializzate dalla Mcghan, più di 30 anni fa, ed erano specificatamente indicate per la ricostruzione mammaria, post mastectomia totale, in seguito a tumori mammari, quindi per avere un seno più simile all’altro, non operato.
Poi pensarono di proporle anche per il normale uso estetico, per ovviare alla forma spesso troppo rotonda delle protesi normali, con effetto a palla, che talvolta si verificava.
In tutti questi anni, le varie case produttrici, hanno ampliato moltissimo le caratteristiche e le forme delle protesi anatomiche, nonché le misure, così da soddisfare in pieno le diverse esigenze ed i gusti di tutte le donne. Le protesi tonde, anche esse di varie forme e misure, hanno continuato a migliorare le proprie caratteristiche, per cui, al giorno d’oggi, c’è solo l’imbarazzo della scelta, ma la linea guida principale, deve rimanere il buon senso, la valutazione da parte del bravo chirurgo di esperienza, del singolo caso, senza ascoltare esclusivamente i desideri della paziente e seguire troppo le mode del momento.