Rinoplastica, l’intervento al naso
La rinoplastica è l’intervento principe in chirurgia estetica, molto delicato, sia per motivi estetici, bisogna trasformare un naso soddisfacendo il gusto estetico del paziente, in armonia con le forme preesistenti, sia per motivi anatomici e quindi tecnici, dato che è una struttura molto complessa, costituita da uno scheletro cartilagineo ed osseo, ricoperto di cute esternamente e di mucosa internamente, con delle funzioni respiratorie molteplici.
Da un punto di vista funzionale, il naso è equiparabile ad un vero e proprio impianto di climatizzazione, dato che ha le seguenti funzioni : filtrare e purificare l’aria che respiriamo, di inverno riscaldarla e d’estate raffreddarla ed umidificarla, ed in più farci sentire i profumi, gli odori e quindi svolgere una importante funzione sociale e di relazione col mondo che ci circonda.
Per questo ogni intervento del chirurgo dovrà avvenire rispettando nel modo più assoluto l’anatomia funzionale del naso ed in taluni casi per migliorarla, come quando è presente una deviazione del setto o una ipertrofia dei turbinati.
La gobba, frutto dei cromosomi ereditati dai propri genitori o da traumi, sia al momento del parto che più avanti negli anni, normalmente è composta da una parte ossea, la più alta verso la fronte ed una cartilaginea, verso la punta andranno abbassate e raccordate perfettamente insieme.
La punta è formata da due cartilagini, che vanno modellate con attenzione per ottenere un bel risultato estetico ed una perfetta funzione respiratoria.
Anche il setto nasale, nei casi di deviazione, sia per traumi neonatali che successivi, va corretto il più possibile per riportarlo al centro, considerando comunque che spesso ci sono delle asimmetrie del volto ovvero dello scheletro che lo compone, che condizionano il risultato finale.
Le incisioni sono tutte all’interno del naso, quindi praticamente invisibili dall’esterno.
L’intervento può durare una o due ore, dipende dalla entità e dalla quantità dei difetti presenti e se di solo tipo estetico od anche funzionale.
L’anestesia normalmente è generale tutto sommato più sicura, anche se alcune valide scuole propongono quella locale; con la generale comunque è matematico che non ci si accorga di nulla, al 100%.
I tamponi, i famigerati tamponi che terrorizzano tanti aspiranti pazienti, in realtà sono molto piccoli, morbidi, si portano per uno o due giorni, e solo in caso di deviazione del setto nasale per circa cinque giorni, ed a sfilarli non “viene via il cervello”!
Il gessetto è parimenti piccolo, e va portato per dieci quindici giorni.
Il risultato è visibile in parte subito, ma per avere quello definitivo, ci vogliono molti mesi, avendo molta pazienza e non preoccupandosi se di giorno in giorno il naso nuovo cambia forme ed aspetto, o se qualche doloretto ogni tanto si riaffaccia.